Se ti interessano la meditazione Vipassana e la Metta, sei nel posto giusto.

Sei presente in questo momento? Oppure hai la testa da un’altra parte.

Il cervello funziona in modo diverso quando siamo presenti a ciò che accade dentro di noi, rispetto a quando siamo persi nei pensieri. Anche la percezione di noi stessi e dell’ambiente cambia.

Notalo ora.

Sei in una posizione seduta? Oppure sei in piedi. E sei consapevole di esserlo?
Oppure pensi che l’atto di sedersi o di alzarsi sia accaduto nel passato e non sei molto in contatto con il tuo corpo.

Essere seduti o essere in piedi accade adesso e possiamo diventarne consapevoli ad ogni istante.

Semplice.

Se mediti da un po’ di tempo, avrai forse notato che essere consapevole del respiro e del corpo può regalarti intuizioni importanti, oltre che pace.

La consapevolezza del respiro e del corpo è alla base della meditazione Vipassana

Nata circa 2500 anni fa come metodo universale per uscire da ogni tipo di sofferenza, è la pratica buddista da cui è derivata la moderna mindfulness. 
Il suo scopo iniziale è di allenare il nostro cervello a funzionare in modalità “presenza”. Indagare e conoscere con questo tipo di mente, che è diversa dalla mente discorsiva con cui di solito siamo identificati, ci fa cogliere l’incessante mutare di ogni esperienza, nel momento in cui accade, prima che si formino i pensieri, prima di qualsiasi idea su cosa sia un pensiero o un’esperienza.
L’approccio all’esistenza della Vipassana, che significa appunto visione profonda, è di tipo scientifico-esperienziale. Solo conoscendo ciò che è presente adesso in prima persona, puoi iniziare a far pace dentro di te e con il mondo.

Cosa significa vedere le cose in profondità?

​È utile indulgere in una sensazione piacevole?
Oppure investire tempo ed energia per scacciare una sensazione spiacevole?
I saggi dicono di no.
Ma credere o non credere a ciò che dicono gli altri significa rimanere nel regno delle idee e dei concetti.
La meditazione Vipassana ci invita invece a sperimentare. Prova e riprova fino a che è la tua esperienza a parlarti. A quel punto, cioè dopo aver sperimentato, potrai confrontare i tuoi risultati con quelli di altre persone.

Sei qui. Prova.

Porta l’attenzione al tuo respiro in questo preciso momento.

Magari hai bisogno di fare qualche respiro più profondo. Ascolta.

Magari il tuo respiro è invece breve e sottile.

Qualunque sia la situazione, lascia che il respiro sia in armonia con il bisogno del tuo corpo in questo momento. E seguine l’onda: l’andare e venire dell’inspirazione e dell’espirazione.

Porta ora l’attenzione ad altre sensazioni presenti nel tuo corpo.

Appena ti accorgi di una sensazione, coglila prima di nominarla, prima che si formino i pensieri. Senti quello che c’è così com’è, senza giudizio. Sentine le qualità e la consistenza mutevole con curiosità.
Magari c’è un bruciore o un formicolio oppure del calore, o forse dell’umidità o una pressione.

Prova a sentire quello che c’è, sia che sia piacevole, sia che sia spiacevole, senza giudicarlo.

Allenati ad accogliere l’incessante mutare di ogni cosa

Quando sono presente ad un’esperienza, ad esempio un calore nelle mie mani o una vibrazione nella pancia, posso iniziare ad intravedere come la mente costruisce le sue idee.

La capacità di stare in questo ascolto morbido e non giudicante mi fa percepire l’enorme spazio della consapevolezza, all’interno del quale è possibile accogliere tutto ciò che appare e sperimentare così una grande libertà.
Con la meditazione Vipassana conosco le mie sensazioni, sia quelle piacevoli che quelle spiacevoli, in profondità come realmente sono. Ne comprendo così la natura impermanente e mi alleno ad accogliere l’incessante mutare di ogni cosa. Possiamo dire che in ogni momento sperimento l’essere libero.
Credere che un fenomeno possa rimanere fisso e immutabile è un’illusione. E sviluppando la consapevolezza delle nostre sensazioni sveliamo questa illusione della mente.

E quando riusciamo ad entrare in contatto con la nostra mente chiara e lucida, grazie alla meditazione Vipassana, è bene poi coltivare la benevolenza con la Metta. La meditazione della gentilezza amorevole aiuta infatti a sviluppare la pazienza per continuare con la pratica della Vipassana. Innescando così un perfetto circolo virtuoso.​

Sintonizzati sulle frequenze dell’amore universale

​La Metta, o meditazione della gentilezza amorevole, è una potente alleata della consapevolezza.

Grazie alla mindfulness, o alla Vipassana, diventi consapevole di ciò che appare dentro di te e sviluppi nel tempo un atteggiamento mentale gentile e aperto. Se mediti da un po’ di tempo, però, sai bene che a volte è difficile accogliere i contenuti spiacevoli che emergono alla coscienza. La Metta, che nell’antica lingua pali significava Amore Universale o Gentilezza Amorevole, diventa allora il perfetto antidoto all’avversione e all’ostilità presenti dentro di te. La Metta ti permette infatti di contattare la gioia, la pace e la compassione. Prova ora per un attimo a conoscere le tue intenzioni.
Magari hai intenzione di muoverti o di alzarti, oppure di toccare qualcosa o di chiudere gli occhi.

Più diventi consapevole delle tue intenzioni, più aumenta il tuo senso di essere qui.​

Esploriamo ora la nostra intenzione di bene

​Si tratta di una delle buone qualità mentali che si può sentire nel cuore e in generale in tutto il corpo sotto forma di calore.
Per sentirla, prima entra in contatto con il tuo respiro e poi ripeti mentalmente queste frasi:
“Che io possa essere in pace, che io possa essere al sicuro, che io possa stare bene, che io sia felice.”

Oppure puoi anche dire: “Che io sia libero dall’ostilità, dalla sofferenza mentale e fisica, che io possa prendermi cura di me e vivere serenamente.”​

Scegli la formula più adatta a te.

È importante all’inizio indirizzare la benevolenza soprattutto a se stessi e verso una persona cara. Essere morbidi e caldi verso noi stessi è infatti essenziale per poter accogliere davvero la vita in tutti i suoi aspetti.
Potrai poi allargare la tua intenzione di bene verso una persona neutra e una ostile e infine estenderla a tutti gli esseri viventi.

Su Insight Timer puoi ascoltare Meditazione dell’Amore Universale, una pratica completa di Consapevolezza e di Metta di 33 minuti, oltre ad altre meditazioni guidate

E sul canale YouTube Esserci meditando trovi numerosi video, come questo


Albina Locarno può essere la guida che cercavi?

Oltre ad aver partecipato a diversi ritiri (di dieci giorni nella tradizione birmana di Sayagyi U Ba Khin e di due o tre settimane nella tradizione Mahasi), mi dedico da tempo ad approfondire le antiche tecniche di meditazione nella mia vita quotidiana. Per una biografia essenziale leggi la pagina Chi scrive

e per tutti gli appuntamenti di pratica ora in programma visita la pagina Eventi

Per una lista di libri sulla meditazione Vipassana invece visita la pagina Libri


2 risposte a “La meditazione vipassana ti aiuta a far pace dentro di te e con il mondo”

  1. […] o un familiare noti in te meno nervosismo o rabbia.Potrai quindi anche prenderti il merito di portare un po’ più di pace negli ambienti in cui ti muovi. Un altro effetto comune della meditazione regolare è […]

  2. […] in ogni cellula del tuo corpo.Ad esempio, avevo letto di Goenka, un rinomato insegnante di Vipassana, che si era avvicinato alla meditazione perché stanco di dover ricorrere alla morfina per il […]