Numerosi articoli scientifici sostengono che la meditazione aiuta a gestire lo stress e l’esaurimento lavorativo.

I primi studi, risalenti a circa vent’anni fa negli Stati Uniti, hanno aperto la strada a ulteriori indagini. Oggi, quasi ogni mese, gruppi di ricerca di tutto il mondo confermano o approfondiscono quei risultati iniziali.

Nel gennaio 2018 un gruppo di ricercatori olandesi ha pubblicato un’analisi sistematica sulla salute mentale dei lavoratori che praticano mindfulness.
Lo studio ha rivelato che chi medita ha una riduzione di:
– esaurimento emotivo (un aspetto della sindrome da burnout)
– sofferenza psicologica
– depressione
​- ansia e stress da lavoro.

Tra i benefici sono stati riscontrati:
– maggiore consapevolezza
– soddisfazione personale
– autocompassione rispetto al lavoro
– qualità del sonno e rilassamento.

Ma a cosa sono dovuti questi effetti?

La meditazione di consapevolezza, o mindfulness, ci permette di vivere il presente accettandoci come siamo, senza aspirare a cambiamenti.
Questo atteggiamento non giudicante, ma accogliente della nostra esperienza nel momento, favorisce una relazione più serena con la quotidianità, incluso il nostro lavoro.

Ne consegue che la meditazione, apportando chiarezza interiore, non solo favorisce il benessere psico-fisico, ma è anche essenziale per compiere scelte più efficaci.

Per altre info puoi consultare l’articolo La meditazione in azienda

Quando affrontiamo cambiamenti nella nostra vita, sia perché obbligati dalle circostanze sia per scelta personale, è normale sentirci disorientati.
La mia esperienza e quella di Fabio Scafoletti, appassionato di formazione continua, è che la meditazione ci aiuta a focalizzarci anche su un aspetto cruciale della nostra vita: il lavoro.

Per questo motivo, dopo lunghe riflessioni, abbiamo creato Fai Ciò Che Sei, laboratori per re-inventare il lavoro dallo spazio del cuore.

All’interno di questi laboratori la meditazione (o mindfulness) è essenziale per svolgere test ed esercizi di autoanalisi e comprensione della propria professione.

Lo scopo è sviluppare un modello di lavoro personale in otto settimane, inquadrando le problematiche individualmente e in gruppo.

​Un altro elemento chiave dei laboratori Fai Ciò Che Sei è il rapporto con il gruppo; il sostegno e i suggerimenti aiutano a sviluppare meglio le idee.
Da soli spesso non riusciamo a potenziare le nostre qualità, mentre il confronto con gli altri ci obbliga a rivedere le convinzioni errate.

Ogni sessione inizia inizia con una meditazione collettiva per favorire la capacità di rimanere aderenti all’adesso, evitando di inseguire pensieri sul passato e sul futuro.


L’importanza della stabilità e della chiarezza mentale

La stabilità e la chiarezza mentali sono necessarie per una relazione autentica con il nostro lavoro e per svolgere esercizi e test utili a prendere decisioni economiche e professionali ponderate.
Se da tempo siamo insoddisfatti del nostro lavoro, possiamo scoprire che un semplice cambio di prospettiva può risolvere tutto, oppure che è il momento di una svolta significativa.

Tutti sperimentiamo momenti di insoddisfazione, ma un confronto costruttivo con un gruppo motivato può davvero aprirci nuovi orizzonti.

È bene infine ricordare che i nostri pensieri e le nostre azioni determinano chi siamo. Quando desideriamo riconsiderare le nostre scelte lavorative, è cruciale allontanare la mente dalle illusioni. Possiamo solo fare ciò che siamo realmente, non ciò che vorremmo essere.