Le sincronicità si verificano quando siamo in uno stato di consapevole attenzione emotiva e intellettiva.
Ma come si traduce a livello fisiologico questa attenzione?
È possibile che il nostro sistema nervoso si sintonizzi a determinate frequenze?
Il concetto di sincronicità fu elaborato dallo psichiatra Carl Gustav Jung attorno al 1929. Jung cercava una spiegazione scientifica per quegli eventi che, pur non legati da apparente relazione causale, sono in qualche modo in relazione significativa.
Ad esempio: sto pensando ad un concerto a cui mi piacerebbe partecipare ed apro il giornale che ho in mano proprio sulla pagina che descrive il concerto a cui sto pensando. Oppure salgo su un autobus e ci trovo mio fratello che non vedo mai, perché abita lontano da me.
Invece che limitarsi ad osservare queste coincidenze, Jung voleva capire quale meccanismo è alla base di questi eventi altamente improbabili. Soprattutto perché, mentre un osservatore esterno potrebbe liquidarli come semplici effetti del caso, per il soggetto a cui accadono sono densi di significato.
Per elaborare la sua teoria Jung dialogò a lungo con il fisico quantistico Wolfgang Pauli tra il 1932 e il 1958. Il nome di Pauli lo avrai magari incontrato in qualche esame di chimica. Il famoso Principio di Esclusione di Pauli dice che due elettroni di un atomo possono avere gli stessi numeri quantici, ma spin opposti. Immaginalo che ragiona con Jung su come definire questo fenomeno che tutti noi sperimentiamo e che sfugge però alle leggi di causa ed effetto a cui siamo abituati.
Ho letto di Jung e Pauli mentre studiavo i ritmi oscillatori dei neuroni su Rhythms of the Brain di Buzsaki!
Ok, un po’ di ordine.
Cosa sono le oscillazioni dei neuroni?
E che cosa c’entrano poi con le coincidenze significative?
Oscillare significa avere un andamento periodico, ciclico, un ritmo in qualche modo regolare. Nel caso delle onde elettriche cerebrali questo ritmo si distingue in base alla frequenza, cioè al numero di cicli al secondo, misurati in Hertz (Hz).
A bassa frequenza sono:
– le onde delta (meno di 4 cicli al secondo, tipiche del sonno profondo),
– le teta (4-8 Hz)
– e le alfa (9-13 Hz).
Ad alta frequenza:
– le beta (14-20 Hz)
– e le gamma (20-100 Hz) tipiche dell’attività.
Sono a pagina 238 di Rhythms of the Brain (non è tradotto in italiano):
la sincronia temporale è ciò che consente a milioni di neuroni di comunicare tra loro anche se non connessi direttamente tra loro.
Ecco a cosa serve l’attività elettrica oscillatoria del cervello!
Due eventi, come due potenziali d’azione, si possono verificare contemporaneamente senza legami causali (è sufficiente un evento scatenante). Immaginiamo che il cervello sia come una radio, in cui gruppi di neuroni distanti tra loro si coordinano sintonizzandosi su determinate frequenze.
Fondamentali per la sintonizzazione coordinata sono le oscillazioni dei neuroni corticali.
Mi piace a questo punto pensare che quando siamo protagonisti di una coincidenza significativa è perché il nostro sistema nervoso si è sintonizzato su ‘certe’ frequenze. La mia esperienza personale, comune a chi medita o prega regolarmente, è che all’aumentare della consapevolezza (di corpo/sensazioni, emozioni e pensieri) aumentano in modo sorprendente le coincidenze significative.
Chi è assorto nella meditazione induce nel proprio cervello il ritmo oscillatorio cerebrale alfa. Le neuroscienze ci dicono che il ritmo alfa dona pace e tranquillità ed ha una funzione inibitoria sull’elaborazione dell’informazione ‘inutile’.
Possiamo concludere che meditare spegne il rumore di fondo del nostro cervello e riflette una competizione tra forze sincrone interne e stimoli sensoriali esterni.
E non sarà mica che questo attivi delle ‘antenne’ in grado di connetterci ad un campo di informazione più vasto del nostro io?
Il buddismo ci ha tramandato il metodo della presenza mentale attraverso il respiro come via per raggiungere visione profonda e liberazione. Respirare in consapevolezza significa essere sempre presenti a se stessi, essere il conducente della propria automobile, sapere come prendersi cura di sé in modo stupendo. Occorre dunque nutrire con cura corpo e mente ogni giorno per poter poi seguire con fiducia e amore il filo delle coincidenze significative…